A causa della pandemia il 2020 è
stato un anno all’insegna del food delivery e del take-away. Ristoranti,
osterie, rosticcerie e bar si sono adeguati alle restrizioni imposte dai vari
dpcm per contenere il diffondersi del virus chiudendo i loro locali, senza però
spegnere necessariamente i fornelli. Il mondo della ristorazione si è subito
adeguato alla situazione, escogitando nuove soluzioni per portare a casa dei
clienti il pasto completo ben sigillato dentro confezioni sicure.
2020 DA RECORD PER IL FOOD
DELIVERY
In uno degli ultimi report curati
dall’Osservatorio Packaging di Nomisma, si legge che il giro di affari del food
delivery ha superato i 700 mln di euro nel 2020 - più 19% sul 2019 secondo il
Rapporto Coop - e che l’82% degli italiani si aspetti di usufruire di questi
servizi o sistemi di take-away anche in futuro. Come emerso in uno degli ultimi
sondaggi condotti da Comieco, la carta e il cartone sono molto apprezzati dai
consumatori perché in grado di unire sicurezza e sostenibilità. Gli imballaggi
a base di cellulosa sono quindi sempre più presenti sulle tavole degli italiani
che li preferiscono a quelli in plastica, nonostante contengano cibo.
IL VALORE DEL PACKAGING
Indubbiamente il packaging sta
assumendo un ruolo sempre più importante in fase di acquisto di un prodotto, diventando
un fedele alleato nella lotta allo spreco. Leggendo il rapporto diffuso da Waste
Watchers si scopre che nonostante le 3.624.973 tonnellate di cibo ancora sprecato
nel 2020, nell’anno della pandemia e del boom di e-commerce e food delivery si
è registrato un -11% di spreco alimentare a livello nazionale. Tra i fattori
che hanno inciso c’è proprio una maggiore attenzione all’imballaggio, sempre
più importante per il consumatore finale. Non a caso, anche lo chef Alessandro
Borghese nel suo celebre programma “4 Ristoranti” ha deciso di dedicare una
puntata alle migliori offerto delivery della città di Milano, aggiungendo la
voce “packaging” ai tradizionali metodi di giudizio che sono “location, menù,
servizio e conto”. Questa voce è stata determinante nella scelta del vincitore,
dimostrando al grande pubblico che non è importante quindi solo la qualità e la
sostenibilità del contenuto, ma anche quella del contenitore.